Sono l’azzurro sconfinato mare,
raro e profondo, solo come chi sa davvero amare.
Galleggio senza ormeggio
goccia in un mondo ch’è roccia
un po’ naufrago un po’ disperso
straniero e diverso ma sto qua
nell’Amore immerso
perdono nel mio fondale chiunque mi fa del male.
Dono spiaggia, respiro, ispirazione
e mi lasciate solo ad affogare nell’onda dell’afflizione.
Amico mi chiamate ma mentre la mia linfa succhiate
vostra è la mia gloria ma in me vergogna
d’esser in fondo d’un pasto bella scodella
poi foce d’ogni vostra fogna